Inganno

Osservazione di Socrate Seu a proposito di Mt 26,4:


Mt 26,04  cun calchi trampa 

Mt 26,4: dòlo (“cun calchi trampa”) – Mc 14,1; en dòlo (“a traitorìa”)  


Dòlos
viene solitamente tradotto in italiano dai Dizionari del greco del N.T. con “inganno”, “dolo”, “frode”, “menzogna”. Per quanto riguarda i vocaboli sardo-logudoresi che rientrano nell’area semantica del greco dòlos: 

Espa
registra: 

“trampa”
, con i significati di “macchinazione”, “trama”, “astuzia”, “trappola”

“ingannu”
,  con i significati di “inganno”, “insidia”, “raggiro”, “seduzione”, “illusione”

“dolu”
,  con il significato di “frode”, “inganno” (ma anche con l’altro significato, che ritengo molto più frequente e diffuso, di “pena”, “affanno”, “duolo”, “pietà”, “lutto”

“trassa”
, con il significato di “inganno”, “insidia”, “malizia”, “sotterfugio”;

Pittau registra: 

“ingannìa”
(“inganno”, “raggiro”), “ingannu”, “trampa” (“trappola”, “imbroglio”, “inganno”), “trassa” (“tranello”, “astuzia”), “ingannìa”

Puddu
registra tutti i vocaboli fin qui elencati, ma “dolu” soltanto nel significato di “pietà”, “afflizione”

Spano registra anch’egli tutti i vocaboli fin qui elencati, compreso “dolu”  in entrambi i significati. 

Quanto alla fraseologia: 

Espa: “l’hat picau in trampas”, “campare chin trassas de cada zenìa”
Pittau: “piccare a trampas”
, “tenner a trassa” (= “catturare di astuzia”); 
Puddu
: “leare/picare unu in trampa”, “fagher una trassa a unu” (=”leàrelu in trampa”). 

Fra i vocaboli riportati, a me pare che in “trampa” sia più accentuato il significato di “tranello”, mentre in “trassa” è più evidente quello di “astuzia”. E non sono neppure certo che quest’ultimo vocabolo risulterebbe adatto quanto a registro. 

Restano le espressioni “a traitorìa / a traitorìnu”, che i dizionari registrano con il significato di “a tradimento / proditoriamente / ingannevolmente”. Il termine “traitorìa” viene infatti generalmente tradotto con “tradimento / perfidia”, ma mi sembra che alla locuzione “a traitorìa” si possa tranquillamente attribuire anche il significato di “con inganno” (Puddu spiega: “su fagher ingannu a unu”). Se mi sono diffuso è perché sull’argomento si è discusso in sede di Corso etc. 

Tutto considerato, propendo per l’uso di quest’ultima locuzione e quindi per la soluzione adottata nella traduzione sardo-campidanese di Ghiani.